Rossella Brescia: artista completa, capace di passare con versatilità e talento dal teatro, alla televisione, alla radio, dalla conduzione al balletto… che ruolo ha avuto la danza nella sua vita e nella sua professione?
La danza ha avuto un ruolo predominante nella mia vita, mi ha formata per affrontare la vita stessa. La danza è cultura, passione e caparbietà. Gli insegnamenti di questa straordinaria disciplina mi sono stati preziosi anche per gli altri lavori che ho fatto. La danza toglie ragazzi dalle strade e ti da una disciplina per la vita.
Qual è, per lei, il valore dell’incontro con i giovani danzatori del Premio intitolato a Maria Antonietta Berlusconi?
Intanto sono onorata dell’invito rinnovato, perché credo nell’onestà e professionalità di questo concorso. Sono grata a MAB, e qui mi faccio portavoce dei ragazzi, perché ha capito quanto sia sempre più complicato avere delle belle opportunità! Incontrare i giovani danzatori dietro le quinte mi fa sempre un certo effetto, perché capisco perfettamente cosa stanno provando e comprendo la loro immensa gioia di potersi esibire alla finale davanti a grandi maestri internazionali!
“La danza come stile di vita”…ma esistono davvero, in base alla sua esperienza, i presupposti per vivere di danza oggi?
Purtroppo il periodo che stiamo vivendo non è roseo e quindi la crisi è in tutti i campi, ma spero che le opportunità per l’arte e la cultura non si esauriscano mai
Cosa augura ai candidati di Premio MAB ?
Il mio augurio più grande è quello di ritornare a casa con un bel ricordo, con l’idea di aver fatto una grande esperienza e soprattutto pieni di sicurezze e stimoli in più! Per chi vince toy toy toy come si dice nella danza.