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Autore: admin

“Nessuno muore finché vive nel cuore di chi resta” (U. Foscolo)

Silvio Berlusconi l’ha sempre definita la sua “sorellina Etta” e, con questa tenerezza, con lo stesso genuino senso di protezione, si è avvicinato a MAB, l’associazione nata per ricordare la signora Maria Antonietta, celebrarne la memoria e soprattutto portarne avanti l’attenzione alle nuove generazioni e l’amore per l’Arte, nata anni prima con la fondazione della scuola Principessa.

MAB è stata, fin dall’inizio, la risposta luminosa di un’intera famiglia a un buio improvviso: la scelta di mettersi “al fianco”, per far fiorire il bello, anche su un grande dolore.
Parabola significativa ne è stata la presenza costante dell’ex Premier, che ha sempre accompagnato l’evento con cura, rispetto, partecipazione entusiastica, quanto discreta.

Vedeva il Gala finale di Premio MAB, al Teatro Manzoni di Milano, come un appuntamento imperdibile, una serata in cui ricordare la sua adorata Etta, celebrando giovanissimi aristi. Arrivava senza clamore e assisteva affascinato, entusiasta, riconoscente: praticava quella gratitudine fatta di concretezza (tanto da istituire un Premio speciale a suo nome, a supporto degli operatori di settore emergenti – cosi da farli contare su una base economica solida, per dedicarsi a progetti innovativi nella Danza – negli anni trasformato nello strumento di apertura a una dimensione mondiale impensabile) e di considerazione attentissima al lavoro di ciascuno.

Durante la prima edizione, mirabile lo scambio di battute con Rossella Brescia (madrina e presentatrice dell’evento) per istituire estemporaneamente l’importante riconoscimento a lui intitolato, che ha anticipato un “dietro le quinte” noto solo agli operatori, in cui, a fine serata, il Cavaliere raggiunge il palco a sipario chiuso, per stringere la mano a tutto il team organizzativo e tecnico, insieme al maestro Roberto Fascilla e al nipote Silvio Andrea Beretta, presidente di MAB, con cui condivide intenti e obiettivi.

Si tratta di una delicatezza che ritorna con costanza incrollabile, tanto che, nel 2016, quando ha dovuto, suo malgrado, mancare alla finale, non ha rinunciato a far sentire la propria vicinanza e a onorare chi era in teatro, in nome di un grande sogno. Ha mandato, a sorpresa, una lettera letta sul palco, indirizzata ai concorrenti, cui augurava un percorso luminoso, al direttore artistico Fascilla, alla general manager Gisella Zilembo e al team, cui esprimeva sincero apprezzamento.
Esternava la propria costante vicinanza, con gesti carichi di significato, fuori da ogni incursione, che non corrispondesse al mettersi a disposizione di un lavoro, di cui sostiene a la potenza, nel visionario entusiasmo e nella tenace progettualità, che danno da sempre a MAB corpo e sostanza.

Silvio Berlusconi viveva il progetto con grande slancio, in nome di un ideale irrinunciabile, condiviso col nipote Silvio Beretta e impresso nel DNA dell’associazione: offrire spazio ai giovani, credere nel valore della cultura, perseguire l’eccellenza, senza compromessi.

Come racconta il libro “La Vita che danza” (ed. Mondadori Rizzoli) quando, su indicazione del Maestro Fascilla, la Zilembo, allora manager alle prime armi, nel 2009 è stata convocata per progettare MAB, la chiamata le appariva uno scherzo e, sciolto l’equivoco, alla sua domanda “Perché io? Ci sono persone di grande esperienza che fanno questo lavoro”, la risposta sanciva l’approccio etico e lungimirante del mondo MAB: dare considerazione a chi merita, al di fuori da ogni altra considerazione. MAB nasceva, quindi, con un’unica regola: impiegare per ciascun ruolo professionisti in crescita, cui offrire una chance e dare fiducia.

Questa stessa fiducia è forse il dono più prezioso e potente che Silvio Berlusconi lascia oggi in eredità all’associazione, divenuta un punto di riferimento internazionale di prima grandezza, sempre fedele all’idea di rendere vero, con l’impegno, ciò che appare utopia.

Anche nel suo nome, con enorme gratitudine, la dirigenza, capitanata dal Presidente, rinnova la volontà di fare sempre più e sempre meglio, perché le capacità e la dedizione abbiano piena realizzazione e i sogni possano diventare risultati.

ADOTTA UNA STELLA

Divenuto un punto di riferimento a livello mondiale, MAB annuncia, in vista della seratadi Gala.2023, il prossimo grande passo, da un’idea di Gisella Zilembo: l’avvio di un percorso di formazione professionale internazionale:  “MAB INTERNATIONAL CERTIFICATE PROGRAMME”, accessibile ai formatori ed agli studenti dai sedici anni, tramite audizione, e in avvio il prossimo settembre. Si tratta di un programma volto a convalidare il lavoro delle scuole italiane (che dimostrano grande merito) ed a offrire ai ragazzi, che non potrebbero o vorrebbero trasferirsi all’estero, un piano di studi in linea con le loro aspettative, in Italia. “Un tributo” Afferma Silvio Beretta “a chi non rinuncia a credere e vuole volare”. 

Da NY a Milano, passando per Seoul: 3…2…1…MAB

Tre continenti, due mesi, un evento che cresce e che spazia: fra aprile e maggio 2023, Premio MAB fa tappa a New York (con la finale USA del 7 aprile, al KNJ theater at Peridance Center, in occasione delle celebrazioni del quarantesimo anniversario dalla fondazione della celebre accademia americana, che MAB onora, donando una scultura dell’artista Ivan Nadin al fondatore e direttore artistico Igal Perry); a Seoul (con la competizione del 14 maggio al Sangmyung Art Center, Gyedang Hall, in coordinamento con Interballet);  quindi a Milano (con la tradizionale serata di Gala al Teatro Manzoni).

L’idea di essere vicini a quei giovani che scelgono di dedicare la propria vita all’impegno  e all’eccellenza artistica  è  il motore che ha portato il presidente Silvio Andrea Beretta, il direttore Artistico Julio Bocca e la General manager Gisella Zilembo a moltiplicare MAB in tutto il globo, nel nome di un grande sogno, cui dare sostanza e concretezza.

La prima tappa è  la Grande Mela: il 7 aprile, a titolo completamente gratuito, grazie al mecenatissmo di Associazione MAB, 15 selezionatissimi danzatori si sfidano sul palcoscenico in presenza di una giuria che annovera nomi di rilievo mondiale (Nikki Holck, David Parsons, Igal Perry, Melanie Person, Victoria Vargas, Greg Zane con Gisella Zilembo) per aggiudicarsi un importante riconoscimento in denaro (2000 $) a sostegno tangibile del loro futuro.

Il Premio è accolto con tale entusiasmo da contare fra i finalisti, non solo i talenti delle principali realtà americane, ma anche  concorrenti da Francia, Canada, Giappone, Brasile, Messico e Italia e da richiamare grande attenzione mediatica.

Notevoli gli sforzi organizzativi  e profondo l’impegno di tutti per un progetto ambizioso e fortemente voluto da Silvio Andrea Beretta, cosi che al Premio si abbinano anche sessioni di studio in collaborazione con Peridance Center, Complexions Contemporary Ballet, Alvin Ailey School e una special masterclass col direttore del Joffrey Concert Group, Bradley Shelver. Fra gli ospiti dell’evento, la star di Broadway Giuseppe Bausilio, primo vincitore di Premio MAB nel 2010, che alla manifestazione riconosce l’inizio della sua brillante carriera.

“In bocca al lupo a tutti” augura il Maestro Julio Bocca e ad aggiudicarsi il podio, a New York, è  la canadese Bec Gombar.

“Si dice che l’Amore sposti le montagne, noi stiamo provando a muoverle a passo di Danza” dice la Zilembo, poi aggiunge:  “oggi più che mai, se riusciamo a trasmettere un esempio vivo di come impegno, costanza e fiducia possano cambiare il mondo, tutto questo ha senso e l’Arte si conferma la piu straordinaria delle rivoluzioni”.

(Ph. Matteo Rocchi)

In allegato, in foto: 

David Parsons, Melanie Person con Gisella Zilembo, Igal Perry, Gisella Zilembo con Bec Gombar, tutti i finalisti di Premio MAB Usa 2nd edt.

Alcuni finalisti di MAB USa2023, ovvero:

Ana Cecilia Cardoso Urchichi, HELOISE Ponsonnet, Miku Hivayama, Bec Gombar, Martina Maculan, Andrew Schroeder, Alexia Quaglia.

14 marzo 2023 – Presentazione del volume Alba Gonzales “Vissi d’Arti fra danza, canto, scultura e resilienza”

Scultrice romana di fama internazionale, Alba Gonzales ha voluto raccontarsi nel volume “Vissi d’Arti fra danza, canto, scultura e resilienza”, edito da Gangemi Editore International con un’introduzione critica di Vittorio Sgarbi. Attraverso le numerose conversazioni intessute in anni di conoscenza con la comunicatrice Annamaria Barbato Ricci, da sempre impegnata sul versante della valorizzazione del talento al femminile, il libro racconta il viaggio dell’artista tra le arti che l’hanno portata alla ribalta del mondo dell’arte contemporanea.

Un’intervista speciale sarà dedicata ad Alba Gonzales nel numero di Marzo di Identity Style e nell’attesa, il libro sarà presentato a Milano, martedì 14 marzo 2023, dalle ore 18.00, presso la Sala delle Colonne di Banco BPM, in via di San Paolo, 12. Introdurranno Diana Vaccaro, Patrimonio Artistico Banco BPM e Luca Pasquero, Easywork Italia e interverranno Daniela Girardi Javarone, Presidente dell’Associazione Amici della Lirica, Giovanni Iovane, Direttore dell’Accademia di Brera, Pasquale Lettieri, Curatore, docente dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli Sergio Mandelli, Letterato, critico e divulgatore d’arte, Domenico Piraina, Direttore di Palazzo Reale, Milano, Massimo Salamone, Presidente di Durini Design District, Gisella Zilembo, General manager Premio MAB. Coordinerà l’incontro Annamaria Barbato Ricci, coautrice dell’opera e comunicatrice. All’evento sarà presente il Maestro Alba Gonzales.

Nel corso dell’evento saranno esposte due opere dell’Artista: “Sotto il Suo Manto” e “I timori della Baccante”, che verranno trasferite, a partire dal 15 marzo e fino al 15 settembre 2023, nel salone centrale della sede di Banco BPM in Piazza Meda.

MAB ospite  negli USA per Ballet Beyond Borders

Associazione MAB, torna negli Stati Uniti, ospite di Ballet Beyond Borders diretto da Charlene Campbell Carey, dopo il successo della prima edizione USA del celebre Premio Internazionale di Danza Classica, intitolato a Maria Antonietta Berlusconi e fortemente voluta dal Presidente Silvio Andrea Beretta. 

A guidare la delegazione italiana a Missoula,  la general manager Gisella Zilembo, che racconta :

“È  stata una meravigliosa avventura, di grande arricchimento, che siamo felici di aver  condiviso con allievi e professionisti del circuito, come Patrizia Tosi (insegnante RA) e Giulia Malvezzi (in rappresentanza delle scuole accreditate), intervenute come docenti ospiti per MAB alla University of Montana”

Durante la sua permanenza a Missoula, la dott.ssa Zilembo ha tenuto, per MAB una conferenza su “Antropologia teatrale e identità sociale” in collaborazione con il centro civico di promozione culturale, valsa l’invito a L’Havanna a gennaio 2024 e  seguita dall’incontro con Ahmad Joudeh (danzatore internazionale e autore di “Dance or die”). 

La Zilembo, dopo la messa in scena della coreografia “Stelle a’Mare” (ispirata al tema di profughi e rifugiati) al The George &Jane Dennisom Theater  è stata inoltre, chiamata  come ambasciatrice italiana della cultura coreutica, a relazionare sulla storia dell’Associazione, in occasione della Diolomacy Conference, svoltasi presso l’ateneo di Missoula, alla presenza di un pubblico proveniente da 30 Paesi.

L’intervento (in cui sono state ricordate le figure della signora Etta e del Maestro Roberto Fascilla, nel loro approccio visinario e appassionato alla Danza e al sostegno delle giovani generazioni di artisti)  ha coinvolto e  commosso stelle internazionali del Balletto intervenute.

La  trasferta statunitense è terminata a New York, per gettare le basi della seconda edizione di MAB USA, prevista per il prossimo aprile, proprio nella Grande Mela.